ANPI Viadanese, l'appello per ricostruire la storia di una postina partigiana
"In questo 8 marzo 2021, attendiamo storie di silenziosa Resistenza, per salvarle dall’oblio, perché anche in questa data si proceda nella ricerca senza fine, per andare oltre il buio che incombe, oltre l’odio che serpeggia"
Prende a pretesto l’8 marzo l’ANPI di Viadana per cercare informazioni su una postina partigiana operante proprio in territorio viadanese e morta dopo essere stata catturata dall’invasore.
“Era una postina – scrivono per ANPI Viadana Paola Longari e Valeriano Rossi – operava nel nostro territorio, era una postina e svolgeva il suo lavoro alle dipendenze delle Poste italiane, era una postina e agiva per collegare gruppi e persone che resistevano contro il nazifascismo.
Agiva consegnando comunicazioni di raccordo tra persone che avevano deciso di non rimanere indifferenti ai soprusi, in una fase brutale della Seconda Guerra Mondiale, quando il predominio della guerra civile rendeva ancor più incerto e pericoloso l’agire volto alla Pace e alla Liberazione.
Chiunque abbia notizie su questa donna, arrestata, torturata per essere stata staffetta, che un amaro destino ha condotto a morte, ci contatti.
Quante donne hanno fatto rete, hanno agito nell’anonimato, contribuendo a tessere il grande tessuto democratico, che ancora oggi ci sentiamo di difendere e potenziare, Lucia Sarzi, Ines, Gina, Lidia, sono solo alcune di queste coraggiose protagoniste; altre non hanno nome, eppure hanno agito, anche nascondendo, sfamando, amando uomini con cui hanno condiviso opinioni e gesti, scegliendo un silenzio, che non crediamo debba diventare oblio.
Sfogliando volumi sulla storia della Resistenza nel nostro territorio, troviamo notizie di molte persone e di alcune donne che hanno una collocazione nella storia locale e/o nazionale.
Continuando ad indagare nei racconti, nelle narrazioni delle persone che si tramandano storie, si viene a sapere che ci sono state molte donne e alcuni uomini, i quali non hanno mai passato la zona d’ ombra, quasi non avessero avuto corpo e vita.
Nel vento della Storia cerchiamo con la nostra ricerca di illuminarli.
In questo 8 marzo 2021, attendiamo storie di silenziosa Resistenza, per salvarle dall’oblio, perché anche in questa data si proceda nella ricerca senza fine, per andare oltre il buio che incombe, oltre l’odio che serpeggia.
Cerchiamo di togliere dall’ombra chi merita di essere posta in luce, perché necessitiamo di grandi esempi morali”.