E' arrivata la pietra d'inciampo per ricordare Aldo Milla.

I familiari di Aldo Milla della Comunità Ebraica di Roma, hanno inviato il loro messaggio di ringraziamento.Grazie per quello che fate. In ebraico pietre si traduce con il termine "avanìm" che è anche l'unione delle due parole ebraiche: "av-vanìm" che significano AV "genitore" e VANIM figli. La pietra, nella nostra Torà è il simbolo del presente che genera il futuro. Sulle tombe noi ebrei non mettiamo fiori ma delle pietre. I fiori appassiscono e muoiono mentre i sassi rimangono per sempre. È la pietra il simbolo di eternità. La pietra è un ricordo indelebile che nessuno potrà mai cancellare. In ricordo di Aldo Milla a cui fu tolto il futuro da esseri indegni e vuoti di animo si pone oggi una pietra e con questa il suo futuro che grazie a voi si manterrà.
Grazie di tutto cuore..Laura Foa, Diamantina Baranes Foa con i nipoti tutti.

Anpi Mantova-Comitato provinciale Renato Sandri, Anpi Viadanese Lucia Sarzi, in accordo con la Fondazione Sanguanini e un gruppo di cittadini, hanno inoltrato domanda al Sindaco di Rivarolo Mantovano per poter posare una pietra d’ inciampo in memoria di Aldo Milla.

Questo cittadino di Rivarolo Mantovano fu arrestato il 15 gennaio 1944 e venne ucciso ad Auschwitz il 10 aprile 1944. Per poter ricevere la pietra d’inciampo, che portasse impresso il nome di Aldo Milla è stata inviata richiesta all’artista tedesco Gunter Demnig.

La pietra d’ inciampo, Stolperstein in tedesco, che verrà posta davanti all’antica abitazione: è un blocco di pietra, ricoperto da una piastra di ottone che riporta il nome, l’anno di nascita, il nome del campo di concentramento, la data dell’arresto e quella della morte del deportato. Nasce da un’idea di Demnig per contrastare l’oblio sulla tragedia delle deportazioni nei campi, a memoria di uno dei periodi più bui della storia dell’umanità.

Hanno espresso parere favorevole a procedere i familiari superstiti: Diamantina Baranes, moglie del nipote di Aldo Milla, Emilio Foa, sopravvissuto ad Auschwitz, (dove trovò invece la morte sia suo zio Aldo Milla che il padre Anselmo Foa) e la nipote Jacqueline Arbib, della Comunità Ebraica di Roma.

La pietra d’ inciampo, che è arrivata, ha creato commozione tra i parenti e in coloro che credono importante radunarsi attorno ad essa, nel Giorno della Memoria.

C’è un antico detto che recita: l’essere umano è l’unico essere che riesce ad inciampare per due volte nella stessa pietra. Le pietre d’inciampo servono appunto per evitare di inciampare nello stesso errore“.

 

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